BIOGRAFIA
(Albania, 1987) lavora con l’immagine e le sue politiche con diversi mezzi espressivi, tra cui fotografia, performance, immagini in movimento, testo, fibre tessili, disegno e installazione. Il suo interesse è rivolto alle sottili e violente modalità in cui decolonizzazione e migrazione influenzano e modellano un popolo, una lingua, un’identità di genere, così come dinamiche sociali e culturali. Naçi ha ottenuto una laurea in Belle arti e design e una specializzazione in Fotografia e media. Il suo lavoro è stato presentato in numerosi contesti espositivi, tra cui Manifesta 14 (Pristina), National Gallery of Art (Tirana), MAK Center (Los Angeles), MoCA Geffen (Los Angeles), Other Places Art Fair (Los Angeles). Naçi ha ottenuto il premio Tim Disney Excellence in Storytelling e la borsa Felix Gonzalez-Torres Travel Grant. Ha inoltre partecipato a diverse residenze come Saas-Fee Summer Institute of Art (Berlino), Elsewhere Museum and Residency (Greensboro) ed Évora NAU (Évora).
OPERA ESPOSTA
actions that make my hands hurt (hand film), 2019
16mm trasferito in video HD, b/n, muto
11:16 min
Il film ritrae l’esecuzione di una lunga lista di azioni che provocano dolore alle mani dell’artista, a causa di una malattia cronica. Il corpo di Naçi è inquadrato seduto, con il volto e gli arti inferiori esclusi, in modo tale da focalizzare chi osserva sulla sequenza dei gesti compiuti con le mani. Alcune azioni creative, come il modellare o lo scrivere, si alternano ad altre violente e distruttive: sparare, strangolare, torturare, ecc. Altre ancora riprendono gesti legati al lavoro domestico, ad esempio il pulire e lo strofinare. Più i gesti si susseguono, più il dolore alle mani aumenta, facendo così coesistere creatività e distruttività nell’opera. Il concentrarsi dell’inquadratura sugli arti superiori invita, inoltre, a riflettere sulle relazioni capitalistiche che intercorrono tra lavoro manuale, genere e classe sociale.
