Éric Baudelaire

BIOGRAFIA

(Salt Lake City, 1973) è un artista e filmmaker che vive e lavora a Parigi. Dopo essersi formato in scienze politiche, si è affermato come artista visivo attraverso una pratica investigativa che utilizza diversi media, come stampa, fotografia, immagini in movimento, installazione, performance e corrispondenza.

I suoi lungometraggi A Flower in the Mouth (2022), When There Is No More Music To Write (2022), Un Film Dramatique (2019), Also Known As Jihadi (2017), Letters to Max (2014), The Ugly One (2013), e The Anabasis of May and Fusako Shigenobu, Masao Adachi and 27 Years Without Images (2011) hanno circolato in diversi festival cinematografici.

Quando presentati in contesti espositivi, i film vengono mostrati in installazioni più ampie che includono curatele e opere multimediali, nonché estesi dibattiti. Nel 2019 ha ricevuto il premio Marcel Duchamp e nel 2023 ha pubblicato la monografia Make, Do, With per Paraguay Press.

OPERA ESPOSTA

[sic], 2009

SD video, colore, suono
15 min
nota cronologica

Presso una libreria di Kyoto, un’impiegata riceve un pacco di libri nuovi. Li sfoglia metodicamente. Attraverso un’estrapolazione della tecnica bokashi, graffia la superficie di alcune pagine con una lama. Sono così censurati gli elementi che vengono ritenuti osceni secondo la normativa giapponese, la quale indica l’oscenità come «ciò che eccita o stimola inutilmente il desiderio sessuale». In una poetica dell’assurdo, il video estende il gesto del bokashi oltre la questione del desiderio, censurando anche fotografie che non raffigurano elementi erotici. L’impiegata, infatti, cancella i punti di riferimento contenuti nelle immagini che sfoglia, destabilizzando così l’orientamento semantico dell’osservatore. Il cortometraggio, riferendosi all’arbitrarietà di ciò che è rappresentabile e ciò che non lo è, apre una riflessione su ciò che un’immagine fa o può fare.